Uragano Irene in marcia verso New York
Categoria 3 con venti oltre i 180 km/h - Irene è attualmente un uragano di categoria 3 della scala Saffir-Simpson e potrebbe ulteriormente rafforzarsi oggi, diventando di categoria 4. I venti massimi raggiungono attualmente velocità oltre i 185 km/h, ed il valore della pressione nel cuore dell'Uragano, secondo l'ultima stima eseguita dall'aeromobile Hurricane Hunter è di appena 942 hPa, nelle coordinate alla latitudine 28,7 Nord e alla longitudine 77,3 Ovest.
Uragano più forte degli ultimi 50 anni per le East Cost? - L'uragano Irene continuerà in seguito a spostarsi sulla costa atlantica degli Stati Uniti, dirigendosi pericolosamente verso New York, dove potrebbe giungere Domenica, rappresentando un serio pericolo per milioni di persone.
Gli uragani si manifestano sugli stati della media costa atlantica con un tempo di ritorno di circa 50 anni e se Irene dovesse essere di categoria 4 domani sul North Carolina, risulterebbe l'uragano più forte degli ultimi 50 anni.
Secondo le ultime proiezioni, l'uragano dovrebbe raggiungere New York domenica come uragano di categoria 1. I governatori degli Stati di New York, New Jersey e Connecticut hanno dichiarato lo stato di emergenza, e in una contea nel sud Jersey, è stata ordinata l'evacuazione obbligatoria.
New York pronta all'evacuazione - Il sindaco Michael R. Bloomberg ha detto che la città è pronta per evacuare le aree del Coney Island a Brooklyn, Battery Park City nella bassa Manhattan, Staten Island e il Rockaways a Queens, aree che ospitano 250.000 persone. Su queste aree incombe il rischio di allagamento a causa delle grandi onde previste con l'arrivo dell'uragano. La decisione verrà presa Sabato mattina quando si potrà meglio capire la forza con la quale l'uragano si abbatterà sulla città.
Bloomberg, insieme a Joseph F. Bruno, il commissario dell'Ufficio della Gestione delle Emergenze, ha incaricato i residenti a prendere provvedimenti preliminari: fare scorta di generi alimentari di prima necessità ed individuare un luogo alternativo per dormire in caso di evacuazione.
